venerdì 31 ottobre 2008

LettoBlog

giovedì 23 ottobre 2008

Ora i maschi soffrono la discriminazione prima patita dalle femmine

Uso la terminologia Maschio/Femmina, in luogo di Uomo/Donna perchè intendo significare che si è discriminati sul genere. Tempo fa la discriminazione era esclusivamente a danno delle Femmine (termine sempre usato con il dovuto rispetto) in ogni ambito: sociale, professionale, ecc.
Ora esistono 2 discriminazioni: quella attualmente a danno delle femmine: per esempio in taluni ambienti lavorativi, e quella a danno dei maschi, per esempio nell'ambito delle pensioni: per quale ragione le contribuenti femmine vanno in pensione 5 anni prima dei maschi, che vivono statisticamente circa 5 anni di meno? E' una ingiustizia sociale con risvolto economico di grande peso per il sistema pensionistico nazionale. Sono sottratti circa 10 anni di contributi alle casse pubbliche. Ma soprattutto è una disparità non giustificata da alcuna ragione di buon senso. Ancora, le femmine sono sempre avvantaggiate nei Tribunali per le separazioni perchè a loro si danno sempre i figli in affidamento prevalente.
Ma le femmine, in detto contesto in qualità di madri separate, non sono esseri umani come i padri separati? Per lo stato italiano no!
Bene, essendo un maschio ed un padre separato, vilipeso e oltraggiato dalla cosiddetta giustizia italiana, m'indigno a tutto ciò.
In questo blog accolgo ed invito quanti (maschi e femmine) di buona volontà e giudizio, vogliano esercitare il loro diritto di dire la loro, portando anche la loro esperienza personale.
Anch'io vi porgerò la mia esperienza e lascerò valutare a voi se è NORMALE oppure no.
Il mio obiettivo? Conoscersi, mettere insieme le giuste rivendicazioni di cui tutto il paese è consapevole e cosciente ed esprimere civilmente le nostre idee con una FORZA NUMERICA CONSISTENTE, affinchè le istituzioni assenti ci debbano ascoltare.
In una democrazia parlamentare devono essere rappresentate tutte le condizioni sociali.
Perchè nel nostro parlamento manca un deputato che dica che decine di migliaia di padri separati sono vessati dalla giustizia in Italia?
Siamo o no una forza numericamente rilevante? Allora esercitiamola! Non facciamoci soggiogare.
A me hanno tolto, di fatto, con un'udienza in tribunale il mio unico figlio adottivo, la mia casa costruita con trent'anni di lavoro ed il sangue lasciato sull'asfalto per un'infortunio sul lavoro, tutto il mio stipendio di insegnante, quello che resta della mia salute e la dignità di uomo e di insegnante, lasciandomi all'addiaccio sulla strada per aver tolto a me la mia unica casa di esclusiva proprietà, a mia moglie, da cui separato, che ne possiede già altre due!
Mi costringono ad essere un senzatetto.
Mi hanno lasciato però il mutuo sulle spalle (superiore al mio attuale stipendio), le tasse sulla casa, il mantenimento di mio figlio e le spese condominiali della mia casa sottratta, che mia moglie non paga (anche se per legge dovrebbe!) e che pretende che pago io.
L'avvocato di mia moglie dice non gli basta: vuole anche la mia modesta pensione inail che, istituzionalmente, serve a compensare l'invalidità residua all'infortunio.
Secondo voi cosa gli devo dare a quell'avvocato, in termini di risposta?
Non sono difeso bene? Ho il miglior avvocato della città!
Dite la vostra, che ho detto la mia...